Una mostra storica

Questo sito è stato realizzato per fornire al visitatore una visione d’insieme, una panoramica, sulla mostra che è stata allestita al Palazzo delle Esposizioni di Roma. La mostra prende origine dalla fine delle Seconda Guerra Mondiale per poi fare un excursus sulla cultura del bel Paese fino agli anni ’80. Una mostra che racconta gli avvenimenti per immagini fotografiche stampate prima in bianco e nero e poi a colori. Il letterato Bruno Mauri ne ha creato una piccola guida e l’ha descritta come un viaggio da un universo grigio al boom economico.

L’obiettivo della mostra è quello di rendere giustizia ad un periodo storico che, sebbene possa sembrare semplice, in realtà è parecchio pregno di significato. Non solo attraverso stampe fotografiche ma anche attraverso oggetti che hanno fatto un’epoca. Ad essere presi in considerazione, infatti, sono troppo spesso gli anni della guerra e trascurati quelli che sono seguiti. Anni che per l’Italia hanno rappresentato l’uscita da un periodo buio, grandi produzioni cinematografici e la riappropriazione, da parte degli italiani, della propria terra e dei propri costumi.

Il cubismo ed il futurismo si erano già fatti strada ai tempi della guerra, scalzando via Romanticismo ed Impressionismo. Si erano poi fatti largo il Divisionismo ed il Simbolismo ma poi si ritornò alla solida geometria degli oggetti oltre che ad una classicità delle forme intesa da un punto di vista nuovo. Uan ritrovata felicità, modernità, voglia di mettersi in gioco e, successivamente, anche di comprare.

La mostra si pone anche come spartiacque tra il fascismo e la sua deposizione e l’arrivo di un modo di pensare tutto nuovo: dall’architettura ai dipinti, fino alle sculture. Una mostra che giunge a Roma dopo un tour per l’Italia che l’ha vista a Milano, Firenze e Torino. Un modo per rivivere, ad esempio, per chi è nato negli anni ’80, i fasti della propria infanzia.

I temi di un trentennio vengono affrontati dagli artisti che hanno esposto le loro opere cercando di essere quanto più stimolanti possibile per il pubblico che andrà a guardare la mostra. Tra i supporti utilizzati: dipinti, sculture, affreschi, opere di grafica, cartelloni murali, mobili, oggetti d’arredo, gioielli, abiti, intende offrire una visione a tutto tondo del rapporto tra le arti e le espressioni del costume e della vita, confrontando artisti e materiali diversi. L’obiettivo comune degli artisti è stato quello di inventare miti, favole, storie, che poi si allontanano dallo spettatore facendogli perdere il legame con il tempo.

La pittura da cosiddetta da cavalletto, viene accantonata per lasciare spazio a modi di esprimersi completamente nuovi. Infatti, tutto ciò che è esposto, che fa arte, che compone questa mostra, da l’immagine dell’Italia moderna. Un’Italia fatta anche di oggetti della vita quotidiana dove l’arte non deve necessariamente essere preziosa. Notevoli, sono anche alcuni richiami ai grandi stilisti e alla moda.

Una mostra che si pone anche l’obiettivo, indirizzandosi ai giovani, di fargli riscoprire o scoprire per la prima volta, le proprie radici narrando gli anni che sono stati dei propri nonni e dei propri genitori. Grande attenzione viene posta, infatti, agli studenti delle medie e delle superiori che verranno condotti per mano in un percorso unico. Loro sono coinvolti anche in un concorso fotografico di cui puoi leggere in home page.